Sake junmai in versione Nama Genshu prodotto dalla sakagura Urakasumi della prefettura di Miyagi.
Generalmente il sake viene prodotto a gennaio-febbraio e venduto come “shinshu” (novello) subito dopo la pressatura. Shiboritate significa “appena pressato/spremuto” e questo sake è quindi il primo sake puro uscito dalla spremitura, senza aggiunta di acqua e senza pastorizzazione.
Riso
Il riso utilizzato in produzione è 100% Manamusume, riso hanmai (da tavola) di Miyagi, tipologia caratterizzata da resistenza alle malattie e alta tolleranza al freddo.
Inoltre, grazie al basso contenuto di proteine e al ridotto tasso di rottura anche nelle levigature più invasive, si presta molto alla produzione del sake.
Il toji di Urakasumi utilizza principalmente questo riso per la sua capacità di generare sapore ricco di umami, freschezza e leggera dolcezza naturale del riso, caratteristiche che desidera ritrovare nei suoi sake. In questo caso, il riso Manamusume viene levigato fino a raggiungere il 65% di seimaibuai.
Lievito
Per la produzione di Urakasumi Shiboritate Nama Genshu viene usato un lievito della sakagura Urakasumi, ossia un kuratsuki kobo (蔵つき酵母).
Il lievito originale n.101 ha caratteristiche simili al kyokai n.12 (Kyokai = Brewery Society of Japan), ma produce un delicato aroma di banana, melone, fragola e uva bianca, anziché di mela, e dà morbidezza al sake.
È un lievito che viene ampiamente usato da Urakasumi perché genera un sapore ricco di umami caratterizzato dalla dolcezza naturale del riso.
Imbottigliamento
Dopo la fermentazione a bassa temperatura, il moromi viene pressato e imbottigliato nella stessa giornata per mantenerne freschi sapore e aroma. L’Urakasumi junmai classico, invece, viene imbottigliato dopo 20-23 giorni dalla pressatura per dare rotondità al sapore.
Food pairing
Consigliamo l’abbinamento con piatti a base di pesci non troppo grassi e verdure fresche di stagione.
Provatelo, ad esempio, con un sashimi di tonno (Miyagi è il luogo più importante per la pesca del tonno Hon Maguro), bonito, karei (pesce San Pietro giapponese) ecc. oppure con un’insalata di alghe con salsa ponzu bianca o con un ohitashi (verdure lesse servite fredde) di spinaci con dashi freddo.
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